Ad ogni chioma i suoi accorgimenti: come capire la tipologia di cuoio capelluto per evitare di sbagliare

I prodotti per capelli andrebbero acquistati tendendo ben in mente la propria tipologia di capelli, così da evitare spiacevoli sorprese dopo l’applicazione.

Esistono una miriade di prodotti per i capelli studiati specificatamente per ogni tipo di chioma, in modo tale da poter apportare i giusti benefici in base alle necessità di ogni donna.

Tipo di cuoio capelluto
Bisogna prendersi cura del culo cappelluto per evitare fastidi – hairthetop.it

Spesso uno degli errori più comuni che si compie quando si scelgono shampoo, balsamo e altri prodotti, è quello di acquistarne una a caso oppure uno sbagliato per la propria tipologia di capelli. Il risultato è quello di ottenere una chioma spenta, secca, rovinata, magari di avere dei fastidiosi pruriti alla testa e di ritrovarsi con il cuoio cappelluto troppo secco, con la forfora come conseguenza, oppure troppo grasso e con la necessità di doversi lavare i capelli quasi ogni giorno.

Ecco come capire di che tipo è il proprio cuoio capelluto

Si tratta proprio del primo passaggio da compiere prima di mettersi alla ricerca di qualsiasi prodotto da utilizzare, e riuscire a capire quale sia il proprio tipo di cuoio capelluto è abbastanza facile, grazie ad alcuni segnali che derivano direttamente dallo stesso. Si identificano comunemente quattro differenti tipologie e tra di esse si trovano:
Il cuoio capelluto normale: non presenta particolari problematiche e dunque è possibile utilizzare dei prodotti nutrienti in modo tale da mantenere i capelli lucenti epiù forti

Accorgimenti per la chioma
Esistono diversi prodotti per riequilibrare la produzione del sebo – hairthetop.it

Il cuoio capelluto sensibile: in questo caso si avvertono delle sensazioni di fastidio come prurito o bruciore oppure addirittura dolore all’attaccatura dei capelli e nella maggior parte dei casi le ragioni sono legate allo stress, a un’alimentazione scorretta, a dei cambiamenti ormonali o all’uso di shampoo aggressivi. Per questo bisognerebbe utilizzare dei prodotti lenitivi.
Il cuoio cappelluto secco: presenta diverse cellule morte che causano una desquamazione e un conseguente prurito alla testa, oltre che la presenza di forfora secca. Se la situazione non viene trattata in maniera adeguata c’è il rischio che questa condizione si sviluppi fino a diventare una dermatite seborroica che può causare addirittura bruciore
Il cuoio capelluto grasso: è molto facile riconoscere questa tipologia poiché i capelli tendono a ungersi in pochissimo tempo per via di una produzione eccessiva di sebo. Vi può anche essere la presenza di una forfora grassa che si può identificare per via di scaglie molto grosse e spesse e difficili da rimuovere

Negli ultimi due casi gli shampoo adeguati permetteranno di riequilibrare la produzione di sebo e di risolvere il problema.